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Giada
Dove nascono i pensieri? E i ricordi?
Cerco un ricordo a cui aggrapparmi, un paracadute.
Oscillo da una vita tra pensieri confortanti e ricordi in bianco, insulsi fotogrammi non originali. Come gli uomini che si avvicinano al loro tempo, fatto di scaglie imperturbabili, uniche, indivisibili, deluse.
Vivere non è mai stato così irrealizzabile, tutto sfugge, anche le cose vere, le più accese. Nulla si realizza, nulla si distrugge: il macigno che non c'è.
Dove il tutto è inafferrabile, coi tentacoli di un desiderio a doppio senso, vado a imparare l'estraneità di un suono, delle lucine colorate, della città da venerare.
Ed è lì, sulla superficie della giada imperiale, al suo contatto, che ritrovo il senso di una scioglievolezza eterna, l'estremo gesto di un dio senza scettro e senza corona: pensieri e ricordi.